Solleviamoci, è ora
Noi siamo quelli
che se ne vanno
pieni di vento
e di sole
in deserti
affollati
di illusioni
e non tornano più
abbagliati
da spaccati di vita.
Siamo riflessi
di affetti
profondi.
Pensieri
di fresca rugiada
posata sulla notte
che non conosce
nuvole.
Siamo i sospesi
tra sogno e realtà,
quelli sul sottile confine
tracciato
dai meandri
dei desideri.
Siamo splendide bugie
di una terra
che fatica
ad alzarsi
sui marciapiedi
della vita.
Siamo polvere
di un tempo
inesorabile
che ci riporta
tra le caverne opache
dei ricordi.
Siamo l’urlo
di amici perduti
non ancora tornati,
che raccoglie
sogni lanciati
su nuvole rosa
gonfie di cuore
nel cielo sospeso
della gioventù.
Siamo parole
mai dette
intrappolate
tra i rami
scheggiati
di un inverno
che fatica
nel risveglio.
Siamo vita
che scoppia
nei focolai spenti
accesi dal giorno che nasce
a dispetto di tutto.
Preghiere
Strappate ai silenzi
concessi da un Dio
che non ama
piangersi addosso.
Siamo
l’andata e il ritorno
di noi stessi.
Solleviamoci.
E’ ora.
PAESE MIO
Paese mio
cinto a primavera
di riccioluti gorgheggi
affaccendati
come comari
nel via vai del giorno
ti vai combinando
tra nuvole ariose
all’orizzonte
e sogni fermi
dietro vetri antichi.
Tu non conosci gli anni.
Il tuo grembo
avrà sempre un vecchio
davanti ai tuoi tramonti
aggrappato
ai sapori di campagna
mentre torna stanco
con le zolle in mano
cantando
la fatica della terra.
E non conosci spazi.
Sei tutto lì
che vivi di germogli
seminati
nei cuori della gente
che s’adatta
all’ombra
dell’inverno
mentre fuori
è estate.
Per questo
non ti mancano
i sorrisi
strappati ai vicoli
intrecciati e bui
come strette di mano
nel bisogno
tra calde mura
di camini accesi.
Tra gli alberi d’ulivo
bagnati di sole
che lasciano un’impronta
tra le rughe
dei ricordi
che strada voltando
riporta
inesorabilmente
a te.
mostra di poesie
domenica 29 marzo 2009
Ciuffettino film di 40 anni fa
Nel corso dell’avventura, il ragazzo s’imbatte in strani personaggi e animali temibili come il Lupo Mannaro. Adottato da molti piccoli telespettatori del periodo, simbolo moderato dei fermenti giovanili di fine anni ’60, Ciuffettino rappresenta il personaggio più anticonformista di quegli anni insieme a Gianburrasca.
La sceneggiatura è firmata da Angelo D’Alessandro.
La colonna sonora è composta da Mario Pagano.
I pupazzi che il protagonista incontra nel suo girovagare sono stati ideati da Velia Mantegazza. Tra gli altri interpreti della serie si segnalano: Leonardo Severini, Enzo Guarini, Antonietta Lambroni, Vanna Nardi, Alberto Amato, Pino Cuomo, Federico Scrobogna, Gastone Pescucci, Dina Perbellini.
Nel corso della decima edizione del Festival il Direttore Artistico del Festival, giornalista Franco Mariani, ha recuperato presso l'archivio Rai i 6 episodi che compongono il telefilm, andato in onda nella storica Tv dei Ragazzi della Rai negli anni 70, e mai più riproposto dalla Rai, per proiettarlo a Firenze nello storico studio A della sede Rai della Toscana.
Alla serata del Gran Galà a Villa Basilica è poi intervenuto il mitico Ciuffettino, al secolo Maurizio Ancidoni.
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