Questo implica che il clima generale della classe sia impregnato di fiducia, di rispetto e di tolleranza. L'impulso intrinseco per ognuno a pensare può dispiegarsi liberamente con la conseguente liberazione dell'immaginazione e della stima di sé. Ciascuno dei partecipanti concepirà il mondo come un luogo dove lui ha un posto, un ruolo da giocare sia per i suoi pensieri che per i suoi atti. In questo modo si cancella quella pratica del dibattito-scontro dove ognuno ha bisogno di avere ragione, di portare l'altro sul proprio terreno al fine di una vittoria senza profondità. Atteggiamento che è in genere quello dei dibattiti politici. In una comunità di ricerca io accetto di espormi, di assumermi il rischio di vedere i miei pensieri contestati, di ripensare la mia posizione, e questo vuol dire che io sarò reso forse insicuro e, tuttavia, mi ci espongo La filosofia con i bambini ha un significato ed una prospettiva profondamente politica: permettere alla prossima generazione di impegnarsi in un processo veramente democratico. E' una educazione alla democrazia e per la democrazia. Questa non si riduce al potere di scelta della maggioranza ma costituisce il luogo in cui tali scelte possono sempre essere rimesse in discussione da un piazza formata dalle posizioni minoritarie e individuali. La democrazia voluta da Lipman è una "democrazia rigorosa", nella quale ognuno ha potuto trascendere il proprio interesse particolare all'interno di una comunità di ragioni e di interessi. Si tratta di una democrazia in ricerca nella quale il bambino è preparato a rischiare il cambiamento.
Solleviamoci, è ora
Noi siamo quelli
che se ne vanno
pieni di vento
e di sole
in deserti
affollati
di illusioni
e non tornano più
abbagliati
da spaccati di vita.
Siamo riflessi
di affetti
profondi.
Pensieri
di fresca rugiada
posata sulla notte
che non conosce
nuvole.
Siamo i sospesi
tra sogno e realtà,
quelli sul sottile confine
tracciato
dai meandri
dei desideri.
Siamo splendide bugie
di una terra
che fatica
ad alzarsi
sui marciapiedi
della vita.
Siamo polvere
di un tempo
inesorabile
che ci riporta
tra le caverne opache
dei ricordi.
Siamo l’urlo
di amici perduti
non ancora tornati,
che raccoglie
sogni lanciati
su nuvole rosa
gonfie di cuore
nel cielo sospeso
della gioventù.
Siamo parole
mai dette
intrappolate
tra i rami
scheggiati
di un inverno
che fatica
nel risveglio.
Siamo vita
che scoppia
nei focolai spenti
accesi dal giorno che nasce
a dispetto di tutto.
Preghiere
Strappate ai silenzi
concessi da un Dio
che non ama
piangersi addosso.
Siamo
l’andata e il ritorno
di noi stessi.
Solleviamoci.
E’ ora.
PAESE MIO
Paese mio
cinto a primavera
di riccioluti gorgheggi
affaccendati
come comari
nel via vai del giorno
ti vai combinando
tra nuvole ariose
all’orizzonte
e sogni fermi
dietro vetri antichi.
Tu non conosci gli anni.
Il tuo grembo
avrà sempre un vecchio
davanti ai tuoi tramonti
aggrappato
ai sapori di campagna
mentre torna stanco
con le zolle in mano
cantando
la fatica della terra.
E non conosci spazi.
Sei tutto lì
che vivi di germogli
seminati
nei cuori della gente
che s’adatta
all’ombra
dell’inverno
mentre fuori
è estate.
Per questo
non ti mancano
i sorrisi
strappati ai vicoli
intrecciati e bui
come strette di mano
nel bisogno
tra calde mura
di camini accesi.
Tra gli alberi d’ulivo
bagnati di sole
che lasciano un’impronta
tra le rughe
dei ricordi
che strada voltando
riporta
inesorabilmente
a te.
mostra di poesie
mercoledì 4 luglio 2007
Una prospettiva democratica
Questo implica che il clima generale della classe sia impregnato di fiducia, di rispetto e di tolleranza. L'impulso intrinseco per ognuno a pensare può dispiegarsi liberamente con la conseguente liberazione dell'immaginazione e della stima di sé. Ciascuno dei partecipanti concepirà il mondo come un luogo dove lui ha un posto, un ruolo da giocare sia per i suoi pensieri che per i suoi atti. In questo modo si cancella quella pratica del dibattito-scontro dove ognuno ha bisogno di avere ragione, di portare l'altro sul proprio terreno al fine di una vittoria senza profondità. Atteggiamento che è in genere quello dei dibattiti politici. In una comunità di ricerca io accetto di espormi, di assumermi il rischio di vedere i miei pensieri contestati, di ripensare la mia posizione, e questo vuol dire che io sarò reso forse insicuro e, tuttavia, mi ci espongo La filosofia con i bambini ha un significato ed una prospettiva profondamente politica: permettere alla prossima generazione di impegnarsi in un processo veramente democratico. E' una educazione alla democrazia e per la democrazia. Questa non si riduce al potere di scelta della maggioranza ma costituisce il luogo in cui tali scelte possono sempre essere rimesse in discussione da un piazza formata dalle posizioni minoritarie e individuali. La democrazia voluta da Lipman è una "democrazia rigorosa", nella quale ognuno ha potuto trascendere il proprio interesse particolare all'interno di una comunità di ragioni e di interessi. Si tratta di una democrazia in ricerca nella quale il bambino è preparato a rischiare il cambiamento.
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